Il governo monitora con attenzione l’andamento della curva dei contagi: non si escludono nuove restrizioni per il Natale.
Superato senza particolari problemi il primo giorno del Super Green Pass, entrato in vigore il 6 dicembre, il governo guarda al futuro e studia nuove strategie nel caso in cui la situazione epidemiologica, come si teme, dovesse peggiorare ulteriormente. Nonostante le polemiche e nonostante diverse richieste giunte dalle parti di Palazzo Chigi in queste ultime settimane e in questi ultimi giorni, il governo non sembra intenzionato a concedere deroghe per quanto riguarda l’uso del Green Pass e del Super Green Pass e anzi, stando a quanto emerso a mezzo stampa, non si escludono nuove restrizioni nel caso in cui l’indice Rt, l’incidenza e i ricoveri dovessero aumentare in maniera significativa nel corso delle prossime settimane.
Niente deroghe sul decreto Super Green Pass
Andiamo con ordine. La deroga era stata richiesta soprattutto per i giovani. Il nuovo decreto estende il Green Pass obbligatorio al trasporto pubblico locale a partire dai 12 anni. Anche i ragazzi che prendono l’autobus o la metropolitana per andare a scuola devono avere il Green Pass base, quindi quello rilasciato anche a fronte di un tampone con esito negativo.
Alcuni Presidenti di Regione hanno chiesto un confronto con il Ministro Speranza e con la ministra Gelmini per parlare della questione. Anche perché i ragazzi, che devono avere la certificazione verde per viaggiare sul bus, non devono averla per entrare a scuola. Diciamo che la situazione non è proprio lineare.
Il ministro Brunetta aveva presentato una possibile soluzione parlando dell’ipotesi di procedere con i tamponi gratis per gli studenti delle scuole medie e delle scuole superiori, ma questo solo per i 15 giorni che trascorrono dalla somministrazione della prima dose all’effettiva attivazione del Green Pass. L’ipotesi è sensata ma a preoccupare sono le conseguenze. Se il governo dovesse adottare questa strategia dovrebbe fare i conti con i sindacati, che potrebbero chiedere di ridiscutere le regole del Green Pass a lavoro.
Nonostante la criticità evidenziata, la linea che filtra da Palazzo Chigi è quella della continuità e della coerenza. Mario Draghi non sarebbe intenzionato a modificare un decreto appena entrato in vigore. Anche perché il 6 dicembre, quando il decreto Super Green Pass è entrato in vigore, non sono state registrate criticità. Insomma, l’idea è che non sarebbe necessario un intervento. Niente deroghe quindi, almeno per il momento.
Gli effetti sulla campagna di vaccinazione
In termini di vaccinazioni il nuovo decreto sta avendo gli effetti sperati. Negli ultimi giorni la campagna di vaccinazione ha ripreso vita e slancio sia per quanto riguarda la somministrazione delle terze dosi che per quanto riguarda la somministrazione di prime dosi. E questi dati vengono interpretati come un’ulteriore conferma del fatto che le regole non debbano essere modificate o alleggerite.
Non si escludono nuove restrizioni in vista del Natale
In tutto ciò si guarda con una certa preoccupazione all’andamento dell’epidemia in Italia. L’indice Rt, l’incidenza e i ricoveri continuano a crescere e si teme che anche il nostro Paese possa dover fare i conti con una quarta ondata, quella dei non vaccinati.
Se la situazione dovesse peggiorare, complice anche un periodo delicato come quello delle feste di Natale, durante il quale si viaggia e ci si riunisce, il governo potrebbe rivedere le regole procedendo con una nuova stretta.
Nei giorni scorsi si era parlato di un possibile lockdown soft generalizzato con restrizioni anche per vaccinati. Al momento la situazione epidemiologica in Italia non giustificherebbe un intervento di tale portata.
Un’ipotesi decisamente più concreta è quella dell’introduzione della vaccinazione obbligatoria, come fatto dal governo austriaco. Questa sarebbe la strategia a lungo termine contro l’aumento dei contagi.
Nel caso in cui fosse necessario intervenire già nelle prossime settimane con misure ad effetto immediato potrebbero essere introdotte restrizioni mirate per il periodo di Natale, con chiusure mirate e restrizioni generalizzate. La speranza è che si possa arrivare al nuovo anno senza dover intervenire sulle regole. Ma il rischio di dover fare i conti con nuove restrizioni non è scongiurato.